L'infortunio Sportivo

La partecipazione ad attività sportive implica sempre il rischio di lesioni anche negli atleti più esperti oltre che ovviamente negli amatoriali. Spesso può essere necessario che gli atleti imparino a modificare tecniche errate che predispongono a lesioni o che gli venga consigliato di prendersi un adeguato periodo di riposo.La partecipazione ad attività sportive implica sempre il rischio di lesioni anche negli atleti più esperti oltre che ovviamente negli amatoriali. Spesso può essere necessario che gli

27 Giugno 2022

La partecipazione ad attività sportive implica sempre il rischio di lesioni anche negli atleti più esperti oltre che ovviamente negli amatoriali.
Generalmente, lesioni da sport possono essere suddivise in

  • Lesioni da uso eccessivo;
  • Trauma contusivo;
  • Fratture e lussazioni;
  • Distorsioni e stiramenti;

Spesso può essere necessario che gli atleti imparino a modificare tecniche errate che predispongono a lesioni o che gli venga consigliato di prendersi un adeguato periodo di riposo, in modo da recuperare in modo ottimale senza restare sotto sollecitazione eccessiva durante il dolore.

Lesioni da uso eccessivo

L'abuso è una delle cause più frequenti di infortunio sportivo ed è l'effetto cumulativo di un eccessivo e ripetuto stress sulle strutture anatomiche. Può portare a traumi in muscoli, tendini, cartilagini, legamenti, borse, fasce e ossa.

I fattori individuali del paziente comprendono:

  • Debolezza muscolare e rigidità;
  • Lassità articolare;
  • Precedente infortunio;
  • Disallineamento osseo;
  • Asimmetrie degli arti;

Fattori estrinseci comprendono:

  • Errori nell’allenamento, come un esercizio seguito da un insufficiente recupero, un carico eccessivo, lo sviluppo di un gruppo di muscoli trascurando l'allenamento dei gruppi opposti e l'impiego prolungato degli stessi schemi di movimento;
  • Condizioni ambientali come la corsa eccessiva su piste, strade in salita con sollecitazione asimmetrica degli arti inferiori;
  • Attrezzature tipiche di un allenamento;

I corridori il più delle volte, sviluppano lesioni dopo aumenti troppo rapidi dell'intensità o della lunghezza delle sedute. I nuotatori sviluppano con meno facilità lesioni da uso eccessivo perché l'acqua ha effetti protettivi che annullano la forza di gravità.

Trauma contusivo

Traumi contusivi nell'atleta possono causare lesioni dei tessuti molli così come commozioni cerebrali o fratture. Eventuali incidenti spesso implicano una collisione di notevole impatto con altri atleti o con oggetti, le cadute e i colpi diretti.

Distorsioni e stiramenti

Le distorsioni sono lesioni dei legamenti, gli stiramenti invece interessano le strutture muscolari. Esse si sviluppano tipicamente in corso di sforzi improvvisi, più comunemente durante la corsa, in particolare con improvvisi cambiamenti di direzione. Tali lesioni sono frequenti anche nell'allenamento di potenza.

Distorsioni e stiramenti

Sintomatolgia

La lesione provoca sempre dolore. I segni fisici possono mancare o possono comprendere ogni combinazione di edema, eritema, calore, dolorabilità, ecchimosi, instabilità e perdita della mobilità.

Diagnosi

La diagnosi deve comprendere un’accurata anamnesi, indirizzata al tipo di attività sportiva che ha causato l’infortunio ed un esame obiettivo della parte colpita. L'anamnesi deve indagare sul meccanismo di lesione e sugli stress fisici legati all'attività, sui traumi del passato, sul momento di esordio del dolore e sull'estensione e la durata del dolore prima, durante e dopo l'attività. Possono essere necessari esami diagnostici di tipo radiologico e consulenze specialistiche.

Trattamento

  • Riposo, ghiaccio, compressione, elevazione (RICE);
  • Analgesici;
  • Cross training;
  • Graduale ritorno all'attività;

RICE (riposo [rest], ghiaccio [ice], compressione, scarico venoso) 

Il trattamento immediato delle lesioni sportive in fase acuta è indicato dall'acronimo RICE (riposo, ghiaccio, compressione, scarico venoso). Il riposo previene ulteriori danni e aiuta a ridurre il gonfiore. Il ghiaccio determina vasocostrizione e riduce il gonfiore dei tessuti e il dolore. Il ghiaccio deve essere contenuto in una plastica o in un asciugamano. La zona coinvolta dal trauma deve stare sempre elevata al di sopra del livello del cuore in modo che la gravità possa facilitare il drenaggio dei liquidi.

Controllo del dolore

Il controllo del dolore solitamente comporta l'uso di analgesici comuni. Tuttavia, se il dolore permane > 72 h dopo una lesione di importanza apparentemente trascurabile, è preferibile il ricorso a uno specialista per la valutazione di lesioni supplementari o più gravi. Queste lesioni possono essere trattate in modo appropriato con l’immobilizzazione e con corticosteroidi iniettabili, mediante infiltrazioni locali o intrarticolari. Le svariate tecniche utilizzate nell’ambito della terapia del dolore permettono di utilizzare al meglio le categorie farmacologiche disponibili, minimizzando gli eventuali effetti collaterali dei farmaci utilizzati.

Attività

In generale, gli atleti colpiti devono evitare l'attività specifica che ha causato la lesione finché non si abbia la guarigione. Tuttavia, per minimizzare la perdita di allenamento, essi possono svolgere un allenamento crociato (ossia, eseguendo esercizi diversi o correlati che non causino una nuova lesione o dolore). Inizialmente, gli esercizi riguardanti la parte lesa, devono essere di bassa intensità allo scopo di rinforzare gradualmente i muscoli, tendini e legamenti indeboliti, minimizzando così il rischio di nuovo infortunio. È più importante mantenere un buon range di movimento del segmento corporeo interessato, in modo da favorire l'afflusso di sangue alla zona lesa e accelerare il processo di guarigione, piuttosto che riprendere rapidamente l'allenamento alla massima intensità per paura di perdere la condizione fisica. La ripresa della piena attività deve essere graduale una volta che il dolore recede.

Attività
Prevenzione

Prevenzione

In generale, gli atleti colpiti devono evitare l'attività specifica che ha causato la lesione finché non si abbia la guarigione. Tuttavia, per minimizzare la perdita di allenamento, essi possono svolgere un allenamento crociato (ossia, eseguendo esercizi diversi o correlati che non causino una nuova lesione o dolore). Inizialmente, gli esercizi riguardanti la parte lesa, devono essere di bassa intensità allo scopo di rinforzare gradualmente i muscoli, tendini e legamenti indeboliti, minimizzando così il rischio di nuovo infortunio. È più importante mantenere un buon range di movimento del segmento corporeo interessato, in modo da favorire l'afflusso di sangue alla zona lesa e accelerare il processo di guarigione, piuttosto che riprendere rapidamente l'allenamento alla massima intensità per paura di perdere la condizione fisica. La ripresa della piena attività deve essere graduale una volta che il dolore recede.

Prevenzione

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